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Tortolì. Si terranno oggi i funerali di Silverio Usai, il giovane ucciso con un colpo di pistola alla testa

Si terranno questo pomeriggio alle ore 15,30 nella parrocchia di Sant'Antonio i funerali del giovane di Tortolì, Silverio Usai, di 31 anni, ucciso sabato sera con un colpo d'arma da fuoco alla testa. Il medico legale Roberto Marcialis nei giorni scorsi ha effettuato l'autopsia sul cadavere del giovane.

Tortolì. Si terranno oggi i funerali di Silverio Usai, il giovane ucciso con un colpo di pistola alla testa

Di: Redazione Sardegna Live


Si terranno questo pomeriggio alle ore 15,30 nella parrocchia di Sant'Antonio i funerali del giovane di Tortolì, Silverio Usai, di 31 anni, ucciso sabato sera con un colpo d'arma da fuoco alla testa. Il medico legale Roberto Marcialis nei giorni scorsi ha effettuato l'autopsia sul cadavere del giovane.

Dal corpo di Usai è stato estratto il proiettile che l'ha ucciso, forse esploso da una pistola calibro 7,65. Sarà la perizia balistica però a confermalo. Le indagini - coordinate dal sostituto procuratore del tribunale di Lanusei, Nicola Giua Marassi - proseguono a ritmo serrato.

L'individuazione dell'arma diventa un elemento fondamentale per accertare le responsabilità dell'omicida. Ed a questo punto diventa ancora più importante recuperare l'arma utilizzata che non è stata ancora trovata. Nel frattempo prosegue senza sosta la ricerca del presunto autore del delitto, il muratore Aldo Doa, di 56 anni, di Arzana, per il quale è stato emesso un provvedimento di fermo da parte del magistrato inquirente, e che si è reso irreperibile dal momento del fatto.

Le indagini hanno indicato in uno sconfinamento di pascolo il movente dell'omicidio: il cavallo di Usai si trovava abusivamente nel terreno di Doa sabato notte quando è avvenuta la lite. Gli agenti del Commissariato di Tortolì e della Questura di Nuoro, guidati dal vice questore aggiunto Fabrizio Mustaro, hanno ricostruito in poche ore la dinamica dell'omicidio.

Sugli omicidi in Olgiastra, cinque in due mesi, oggi è intervenuto anche il segretario provinciale del Pdci Giovanni Enne. "E' facile parlare di 'emergenza criminalità' come fosse un evento a sé - afferma - completamente avulso da contesti politici ed economici. La causa maggiore di tali comportamenti va ricercata nel disagio economico-occupazionale, nel disagio scolastico e nell'inefficienza dei servizi di pubblica sicurezza".

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