In Sardegna

Tazenda Arkeos Tour 2015. Uno spot d'amore per la Sardegna

Quest'anno i Tazenda camminano all'indietro tra le pagine antiche della storia della loro Sardegna. Lo spettacolo che porteranno in giro nel 2015 sarà un concentrato di simboli, pietre, nuraghi, suggestioni e mille altre immagini che onorano, cantano, descrivono e rendono omaggio alla loro terra diventando la scenografia dello spettacolo.

Tazenda Arkeos Tour 2015. Uno spot d'amore per la Sardegna

Di: Redazione Sardegna Live


Quest’anno i Tazenda  camminano all’indietro tra le pagine antiche della storia della loro Sardegna. Lo spettacolo che porteranno in giro nel 2015 sarà un concentrato di simboli, pietre, nuraghi, suggestioni e mille altre immagini che onorano, cantano, descrivono e rendono omaggio alla loro terra diventando la scenografia dello spettacolo.

La loro musica, che deve tanto anche alla tradizione e alla cultura, si mette al servizio del patrimonio archeologico e della bellezza naturale, come in un grande documentario spettacolare, di questa terra magica. Per la realizzazione di questi video/documentari che accompagneranno la loro musica, i Tazenda si sono avvalsi della regia di Roberto Putzu, che guidato dalla conoscenza scientifica dell’archeologo Stefano Crispu e grazie alle immagini gentilmente donate da Nicola Castangia, ha creato per ogni brano un piccolo film ispirato al suo testo e alla sua melodia.

Uno spot d’amore a colei che li ha generati, cullati e cresciuti fino ad ora. Ogni canzone col suo senso e la sua melodia è dedicata alla Sardegna. Da “Spunta la luna dal monte” a “Domo mia”, da “Mamoiada” a “Carrasecare”, passando per “Pitzinnos in sa gherra”, a “Cuore e vento”.

Ritmo, melodia ed energia saranno i padroni del palco, ma storia e cultura saranno sullo schermo dietro di loro come per sottolineare l’infinita, circolare essenza del rapporto che intercorre tra loro e la loro terra e oltre a loro non mancheranno ospiti speciali reali e virtuali……..

Nel fato, poi a volte, non manca una certa ironia. Infatti la prima comunità che li ha invitati, il 23 di aprile, è Bonnanaro. Secondo Giovanni Lilliu, l'avvento della cultura di Bonnanaro portò ad uno sconvolgimento dei dogmi religiosi che da millenni persistevano sull'isola. Si nota chiaramente il progressivo passaggio da un modello di società pacifica, dedita all’agricoltura, ad una società di pastori-guerrieri.

 La “Cultura di Bonnanaro” rappresenta infatti un evento, un periodo, un preciso momento della storia, dell’archeologia e, se vogliamo, dell’antropologia, che si può tranquillamente considerare tra i più interessanti e importanti, in quanto a singolarità e rilevanza, a livello culturale per quanto riguarda lo studio dell’isola in tutti i suoi aspetti.

La buona notizia è che possiamo ancora incontrare, in questa terra di spiritualità, magnetismo e… mistero, moltissime di queste testimonianze di valore inestimabile.

Tra le infinite espressioni dell’antica isola, uno degli ancestrali strumenti di cui ancora possiamo godere è… la musica!

Quando un antico canto si leva nell’aria, il passato si congiunge col presente e s’invola nel futuro, laddove vive intatto il Regno della Speranza. La speranza in una nuova era di splendore. 

La speranza è uno dei messaggi che i Tazenda dal passato vogliono portare al futuro. Speranza, musica, identità.

L’idea dello spettacolo è quella di cantare tutti insieme: “Ca  t’amo forte t’amo, t’amo, t’amo…”.

 

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