Lodine

Su Harrasehare Lodinesu in diretta su Sardegna Live questa sera alle ore 21

Protagonisti dell'evento saranno il gruppo Harrasehare Lodinesu, Sos Murronarzos, Maimones e Intintos di Olzai, Sos Colonganos di Austis, Urthos e Buttudos e Mascheras Limpias di Fonni, Sos Tumbarinos di Gavoi, Su Coli Coli di Tonara, Su Bundu di Orani, la Maschera 'e cuaddu di Neoneli e Donna Zenobia di Macomer.

Su Harrasehare Lodinesu in diretta su Sardegna Live questa sera alle ore 21

Di: Redazione Sardegna Live


Andrà in onda questa sera su Sardegna Live, alle ore 21, la sfilata delle maschere tradizionali di Lodine. 

Protagonisti dell’evento saranno il gruppo Harrasehare Lodinesu, Sos Murronarzos, Maimones e Intintos di Olzai, Sos Colonganos di Austis,  Urthos e Buttudos e Mascheras Limpias di Fonni, Sos Tumbarinos di Gavoi, Su Coli Coli di Tonara, Su Bundu di Orani, la Maschera ‘e cuaddu di Neoneli e Donna Zenobia di Macomer. 

Ospiti della manifestazione anche i Ballade Ballade Bois che intrecceranno le voci e i suoni della tradizione.

Il sindaco di Lodine, Antonio Congiu, racconta: “In origine il carnevale di Lodine si svolgeva nelle vie e nelle case del paese, si formavano gruppi in maschera (troppas, humpanzias) di uomini e donne accompagnati da uno con il viso scoperto (su portadore) sennò non li facevano entrare nelle case. Su portadore in genere aveva un’armonica a bocca per suonare il ballo sardo. Nelle case venivano offerti loro i dolci del carnevale (sos pilichittos) e a fine serata i gruppi si riunivano in una sala dove si ballava fino a tardi. Questa usanza è arrivata fino ad oggi, in più adesso le giornate sono arricchite da sfilate di maschere come quella organizzata per sabato dal Bim Taloro”.

“Per il mercoledì delle ceneri - spiega Congiu - viene confezionato un pupazzo, su Zeomo (hecce omo) che viene accompagnato da un gruppo di uomini vestiti da vedove nelle case del paese che gli cantano i “muttos” tipici di un rito funebre, i versi sono particolarmente dissacranti e in genere prendono in giro personaggi pubblici ma anche gente del paese. Nelle case vengono offerti vino, dolci ma anche salumi e formaggi che serviranno per lo spuntino collettivo finale. Il rito è molto suggestivo ed è rimasto sempre uguale”.

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