Patada

Proiettato a Pattada il film “Storia di una ladra di libri” per il Giorno della memoria

La Pro Loco Lerron di Pattada ha celebrato il 4 febbraio “sa Die de s'ammentu”, il Giorno della memoria per commemorare le vittime dell'Olocausto

Proiettato a Pattada il film “Storia di una ladra di libri” per il Giorno della memoria

Di: Redazione Sardegna Live


La Pro Loco Lerron di Pattada ha celebrato il 4 febbraio sa Die de s’ammentu, il Giorno della memoria per commemorare le vittime dell’Olocausto

Alla manifestazione hanno partecipato, guidate dagli insegnanti e presentando dei lavori preparati per l’occasione, la Scuola dell'infanzia statale, la Scuola dell'infanzia Sant'Anna, la classe prima della Scuola elementare, la classe prima della Scuola media e i ragazzi dell’Oratorio parrocchiale.

“E’ stata una manifestazione mirata a sensibilizzare i futuri cittadini di Pattada – ha spiegato Giammaria Sanna, presidente della Pro Loco – E’ dovere di tutti far sì che mai più si ripetano tragedie di questo genere e che mai l'omicidio e la violenza possano trovare giustificazione nella preservazione di una razza superiore o, ancora, giustificazioni religiose o politiche o di qualsiasi altro genere”.

“Nel corso della serata – ancora Sanna –  sono stati presentati gli elaborati fotografici creati da alcuni ragazzi del paese che per motivi di studio hanno visitato i campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau in Polonia”.

Momento centrale dell’evento è stata la proiezione del film Storia di una ladra di libri, ambientato nella Germania nazista, uscito nelle sale nel 2013 e diretto dal regista Brian Percival.

Liesel Meminger è una ragazzina di pochi anni che ha perduto un fratellino e rubato un libro che non può leggere perché non sa leggere. Abbandonata dalla madre, costretta a lasciare la Germania per le sue idee politiche, e adottata da Rosa e Hans Hubermann, Liesel apprende molto presto a leggere e ad amare la sua nuova famiglia. Generosi e profondamente umani, gli Hubermann decidono di nascondere in casa Max Vandenburg, un giovane ebreo sfuggito ai rastrellamenti tedeschi. Colto e sensibile, Max completa la formazione di Liesel, invitandola a trovare le parole per dire il mondo e le sue manifestazioni. Perché le parole sono vita, alimentano la coscienza, aprono lo spazio all'immaginazione, rendono sopportabile la reclusione. Fuori dalla loro casa, intanto, la guerra incombe e la morte ha molto da fare, ricoverando pietosa le vittime di Hitler e dei suoi aguzzini, decisi a fare scempio degli uomini e dei loro libri.

Storia di una ladra di libri è un film comunicativo, in grado di catturare lo spettatore e donargli un insegnamento veramente sentito

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