Arbus, Sardinia

Programma di Sviluppo Partecipato nei Comuni di Guspini e Arbus: a Montevecchio l'assemblea plenaria di tutti gli attori coinvolti

Entra nel vivo il “Programma di Sviluppo Partecipato nei Comuni di Guspini e Arbus”, promosso dalla Fondazione CON IL SUD, con 5 milioni di euro a disposizione: assemblea plenaria di tutti gli attori coinvolti lunedì 16 gennaio, presso la ex Sala Mensa impiegati della Miniera di Montevecchio, dalle 16 alle 20.

Programma di Sviluppo Partecipato nei Comuni di Guspini e Arbus: a Montevecchio l'assemblea plenaria di tutti gli attori coinvolti

Di: Redazione Sardegna Live


Entra nel vivo il “Programma di Sviluppo Partecipato nei Comuni di Guspini e Arbus”, promosso dalla Fondazione CON IL SUD, con 5 milioni di euro a disposizione: assemblea plenaria di tutti gli attori coinvolti lunedì 16 gennaio, presso la ex Sala Mensa impiegati della Miniera di Montevecchio, dalle 16 alle 20.

Partecipano il Presidente della Fondazione CON IL SUD, Carlo Borgomeo e il Direttore Marco Imperiale

IL "Programma di sviluppo partecipato nei comuni di Guspini e Arbus", promosso dalla Fondazione CON IL SUD con un investimento interamente privato di 5 milioni di euro, sta prendendo forma: lunedì 16 gennaio, dalle 16 alle 20, presso la ex Sala Mensa impiegati della Miniera di Montevecchio, verranno infatti presentate le idee e le proposte fin qui elaborate da tutti i soggetti coinvolti che hanno partecipato attivamente ai quattro tavoli tematici, in cui è stato articolato il Programma, AMBIENTE, BENI COMUNI, WELFARE, EDUCAZIONE.

Dopo i saluti del Sindaco di Arbus Antonello Ecca e di Guspini Giuseppe De Fanti, sarà il Presidente di Fondazione CON IL SUD Carlo Borgomeo ad aprire i lavori: seguiranno quindi gli interventi dei referenti delle quattro aree tematiche, supportati dai facilitatori che stanno curando i lavori dei tavoli: Serenella Paci per l'Ambiente; Alessandra Mocci per i Beni Comuni; Raimondo Schiavone per il Welfare e Stefano Sotgiu per l'Educazione. È previsto quindi l'intervento di Marco Imperiale, Direttore di Fondazione CON IL SUD a cui farà seguito il dibattito generale.

Si tratta di una concreta opportunità di sviluppo locale in un territorio ricco di risorse ma a rischio di marginalizzazione. Un intervento partecipato da tutta la comunità, sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD, in linea con le sue finalità istituzionali. Questi mesi hanno visto una vera e propria mobilitazione costruttiva del territorio, che ha saputo cogliere l'occasione fornita dal Programma di Sviluppo. Sono circa 170 i cittadini, operatori economici e del sociale, rappresentanti di aziende, di associazioni, di Enti e Istituzioni, che hanno partecipato ai diversi tavoli, in base alle proprie competenze e inclinazioni, “mettendosi in gioco” e mettendo a disposizione le proprie energie culturali, professionali e tecniche.

L’attività di animazione ha visto anche il coinvolgimento di oltre 200 ragazzi dell'Istituto di Istruzione Superiore M. Buonarroti di Guspini, provenienti dai diversi comuni dell’area, che stanno mostrando un forte senso di appartenenza al territorio e la voglia di costruire qualcosa di concreto per il proprio futuro, “per poter restare e non essere costretti a partire”.

Obiettivo finale del percorso è quello di individuare progetti di sviluppo locale, sociale ed economico, da mettere in cantiere e da realizzare. Sono stati in totale 24 i workshop di progettazione partecipata sinora realizzati, che si sono tenuti a Casa Corte, a Guspini e nei locali dell’associazione “Famiglie Insieme”, ad Arbus. Una mobilitazione che si è avvalsa del supporto locale di Legambiente Guspini.

La Fondazione CON Il SUD, ente non profit, è stata costituita nel 2006 dall’alleanza tra le fondazioni di origine bancaria e il mondo del terzo settore e del volontariato, con l'obiettivo di favorire lo sviluppo del Mezzogiorno attraverso la promozione di percorsi di coesione sociale e sostenendo buone pratiche di rete. In particolare sostiene interventi “esemplari” per l’educazione dei ragazzi alla legalità e per il contrasto alla dispersione scolastica, per valorizzare i giovani talenti e attrarre i “cervelli” al Sud, per la tutela e valorizzazione dei beni comuni (cultura, ambiente, riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie), per la qualificazione dei servizi socio-sanitari, per l’integrazione degli immigrati, per favorire il welfare di comunità.

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