Nule

Omicidio di Gianluca Monni e Stefano Masala: assolto il supertestimone 

Non solo il rinvio a giudizio del presunto killer: il Gup di Nuoro Claudio Cozzella ha definito la sorte processuale di altri tre imputati, tutti con posizioni marginali rispetto al duplice omicidio per il quale Alberto Cubeddu dovrà comparire davanti alla Corte d'assise del capoluogo barbaricino il 3 luglio prossimo.

Omicidio di Gianluca Monni e Stefano Masala: assolto il supertestimone 

Di: Redazione Sardegna Live


Non solo il rinvio a giudizio del presunto killer: il Gup di Nuoro Claudio Cozzella ha definito la sorte processuale di altri tre imputati, tutti con posizioni marginali rispetto al duplice omicidio per il quale Alberto Cubeddu dovrà comparire davanti alla Corte d'assise del capoluogo barbaricino il 3 luglio prossimo.

Esce dal procedimento il supertestimone dell'accusa Alessandro Taras, 40 anni, allevatore di Ozieri: il pm aveva chiesto il suo rinvio a giudizio per incendio doloso, ma il giudice ha derubricato il reato in danneggiamenti e lo ha assolto.

Andrà a processo, invece, sempre il 3 luglio, Francesco Pinna, zio di Paolo Enrico Pinna, il giovane già condannato a 20 anni di carcere per concorso nei due delitti. L'uomo è accusato di aver minacciato Tares la sera prima dell'incidente probatorio in cui il teste ha poi confermato di aver visto Cubeddu bruciare, la notte dell'8 maggio 2015, l'auto di una delle vittime, Stefano Masala, il 29enne di Nule di cui non si è mai trovato il corpo.

Nell'udienza di oggi il Gup ha inoltre condannato a 2 anni e 4 mesi Paolo Enrico Pinna: in questo procedimento il ragazzo - all'epoca dei fatti minorenne - doveva rispondere di minacce nei confronti di un altro teste, Piergiorgio Massaiu, il giovane di Orune presente la sera in cui scoppiò la rissa, nel dicembre 2014 durante una festa di paese, da cui ha avuto origine il movente degli omicidi: secondo l'accusa, infatti, i due fatti di sangue sono legati ad una spietata vendetta architettata da Cubeddu e Pinna proprio a seguito di quella lite scatenata dagli apprezzamenti non graditi verso la fidanzata di una delle vittime, lo studente di Orune Gianluca Monni.

Nè Cubeddu nè Pinna erano presenti al momento delle decisioni del giudice. C'erano invece i familiari dei due giovani uccisi, visibilmente commossi dopo la pronuncia del Gup. "Sta andando tutto come doveva andare - ha detto Marco Masala, il papà di Stefano - purtroppo manca solo una cosa: una tomba per piangere mio figlio che continueremo a cercare senza sosta". 

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