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Mobilitazione popolare nel Sulcis con 4 blocchi stradali: si chiedono interventi urgenti per lavoro e sviluppo

Quattro blocchi stradali con volantinaggio e un migliaio di persone impegnate nelle manifestazioni nel primo giorno di mobilitazione popolare del Sulcis-Iglesiente.

Mobilitazione popolare nel Sulcis con 4 blocchi stradali: si chiedono interventi urgenti per lavoro e sviluppo

Di: Redazione Sardegna Live


Quattro blocchi stradali con volantinaggio e un migliaio di persone impegnate nelle manifestazioni nel primo giorno di mobilitazione popolare del Sulcis-Iglesiente.

La protesta, con le sole bandiere dei Quattro Mori a significare che si tratta di una protesta di cittadini e non organizzata da partiti o sindacati che pure vi prendono parte, si è svolta sulla statale 130 all'ingresso di Iglesias, sulla pedemontana vicino al castello di Siliqua, all'ingresso di Villamassargia e a quello di Sant'Anna Arresi.

"Abbiamo voluto chiudere simbolicamente il Sulcis in ingresso e in uscita", ha spiegato il segretario territoriale della Cisl Fabio Enne sottolineando che "si tratta di una manifestazione in difesa di un territorio che sta morendo".

Su 130 mila abitanti del Sulcis Iglesiente, circa 38.000 sono disoccupati e 4.000 vivono grazie agli ammortizzatori sociali.

"Il tessuto industriale è allo sfacelo", spiega il sindacalista, "e manca una programmazione adeguata". La mobilitazione, che vede impegnati oltre a sindacati, studenti, artigiani, partite Iva, commercianti, agricoltori, pescatori e diversi movimenti e associazioni, è stata organizzata per chiedere interventi urgenti per il lavoro e la nomina di un "commissario straordinario" per "liberare immediatamente le risorse economiche, a iniziare da quelle per il Piano Sulcis, in grado di dare prospettive economiche al territorio".

I manifestanti chiedono di sostenere il polo industriale in crisi, con Alcoa e e Eurallumina chiuse, ma sollecitano soprattutto interventi per diversificare l'economia del territorio creando prospettive imprenditoriali e occupazionali nei settori dei servizi, del turismo, dell'agricoltura, della pesca e dell'edilizia. Tra le richieste anche l'attivazione della zona franca vista come "validissimo strumento a beneficio delle attività produttive".

Oggi è il ptimo giorno della mobilitazione che proseguirà - assicurano gli organizzatori - fino a quando Regione e governo non assicureranno risposte adeguate alle richieste del Sulcis Iglesiente.

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