Fonne

Il presidente Pigliaru a Fonni: "Nelle zone interne è necessario creare sviluppo"

Nelle aree interne della Sardegna mancano le connessioni, di qualsiasi tipo, e in un mondo che viaggia ad alta velocità dovrebbe essere di facile intuizione determinare i motivi della crisi che affligge i paesi del centro dell'Isola.

Il presidente Pigliaru a Fonni:

Di: Redazione Sardegna Live


Nelle aree interne della Sardegna mancano le connessioni, di qualsiasi tipo, e in un mondo che viaggia ad alta velocità dovrebbe essere di facile intuizione determinare i motivi della crisi che affligge i paesi del centro dell’Isola.

Se il presidente della Regione Francesco Pigliaru venerdì scorso, a Fonni, nel corso dell’incontro dal titolo “Un masterplan per le zone interne” organizzato da Confindustria Sardegna centrale, ha lanciato segnali di speranza per la disponibilità di un finanziamento di circa 150 milioni di euro che dovrebbe accelerare il percorso di rivalorizzazione dei piccoli paesi è lo stato attuale e disastroso delle cose che placa gli entusiasmi.

<<Si parla di massimi sistemi, ma ci mancano i servizi essenziali>>, tuona il sindaco di Desulo Gigi Littarru. Di soldi negli ultimi vent’anni ne sono stati spesi tanti, ma a nulla è servito qualsiasi tipo di intervento.

<<Oggi nelle zone interne manca la possibilità di connettersi al mondo e al mercato>> ha detto Pigliaru. <<Dobbiamo fare un masterplan per dire alla Sardegna e al mondo intero che nelle zone interne c’è la possibilità di fare impresa e di creare sviluppo>>. Secondo il direttore generale di Sardex Nicola Pirina è inutile spiegare e attuare le cose nuove con schemi e modelli vecchi.

<<Ad esempio, il Piano Sulcis. Anche lì - spiega Pirina - benché sotto diversa veste, non si è ragionato e agito in maniera diversa rispetto a quanto fatto nei vari patti territoriali, contratti d’area e così via. A oggi proseguire con questa visione è inutile. Se continuiamo a imporre modelli che derivano da studi, se continuiamo a provare a far fare ai territori quello che non vogliono, a essere ciò che non sono, vuol dire che continuiamo a sbagliare e alla grande>>.

I sindaci dei paesi della Sardegna centrale, intanto, non si arrendono e continuano a stare in trincea per combattere la loro battaglia.

<<Le aree interne - spiega Davide Ferreli, sindaco di Lanusei - sono una risorsa in senso lato che esprimono già oggi validissime eccellenze sia in ambito agroalimentare, ambientale e via dicendo. Il centro CNR di Progenia di Lanusei, polo unico in Italia che studia l'invecchiamento delle nostre popolazioni, riceve attenzioni dal mondo scientifico internazionale. Serve investire ancora sulle aree interne per far loro recuperare il gap infrastrutturale storico che le ha penalizzate. Non mancano le idee e le proposte nuove, rispettose della nostra tradizione ed orientate ai tempi moderni>>.

Dare voce agli imprenditori dovrebbe essere fondamentale per poter avviare un serio processo di valorizzazione.

<<Un aiuto al settore - dice Katia Bulloni, del panificio Bulloni di Bitti - può arrivare dalla partecipazione della Regione Sardegna alle grandi fiere di settore europee e internazionali. Le singole aziende non riescono a sostenere i costi visto che si parla di circa dieci mila euro a evento>>. 

 

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