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Fonni ricorda il Vice Brigadiere Lombardo ucciso nel 1966

Il militare aveva 23 anni ed era originario di Roma. La notte del 24 dicembre 1966 stava eseguendo un servizio di perlustrazione a piedi insieme ad altri quattro colleghi, quando alle ore 23.30 circa...

Fonni ricorda il Vice Brigadiere Lombardo ucciso nel 1966

Di: Redazione Sardegna Live


Questa mattina nella chiesa Santa Maria dei Martiri di Fonni si é tenuta una Santa Messa per commemorare il 50° anniversario dell’uccisione del Vice Brigadiere Carlo Lombardo, vigliaccamente ucciso  nel corso di un pattugliamento appiedato dentro l’abitato del centro della provincia di Nuoro.

Il militare aveva 23 anni ed era originario di Roma. La notte del 24 dicembre 1966 stava eseguendo un servizio di perlustrazione a piedi insieme ad altri quattro colleghi, quando alle ore 23.30 circa, un colpo di fucile calibro 12 lo ha colpito alle spalle, dalla parte del torace, ferendolo mortalmente.

“Le indagini non hanno mai portato all’arresto degli autori materiali dell’omicidio, nonostante molti erano gli indizi a carico di alcune persone del posto – si legge in un comunicato stampa dei carabinieri -. L’ unica certezza era che il Vice Brigadiere Lombardo stava in quel periodo investigando su un efferato omicidio avvenuto poco prima ai danni di un macellaio del posto, e, grazie all’acume investigativo, era riuscito ad identificare gli autori di quel gesto”.

A seguito del grave fatto di sangue e dell’ eroico sacrificio del giovane militare, il presidente della Repubblica, su proposta del Comandante Generale dell’ Arma dei Carabinieri, il 5 giugno 2009 ha concesso la medaglia d’oro al valor civile al Brigadiere Lombardo.

Alla messa hanno partecipato il Comandante della Legione Sardegna, Generale di Brigata Paolo Nardone, il comandante della Compagnia di Nuoro Maggiore Alessio Falzone, il Sindaco di Fonni Daniela Falconi, una rappresentanza della Associazione Nazionale Carabinieri, diversi militari della Compagnia di Nuoro e  chi, 50 anni prima, aveva conosciuto Lombardo. Dopo la breve e sobria cerimonia officiata da Padre Pier Gavino Piras e concelebrata da Fratello mariano Asunis, cappellano militare della Legione Carabinieri Sardegna, è stata deposta una corona di fiori al vicino monumento ai caduti, situato a pochi metri dal luogo dove fu commesso il vile attentato.

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