Doppia preferenza di genere, il sindaco di Teti Laila Dearca: "Servono più donne in politica"

Alla mobilitazione di ieri promossa dall'associazione “Meglio in Due” per chiedere la modifica della legge elettorale sarda per l'inserimento della doppia preferenza di genere, ha preso parte anche la sindaca di Teti Laila Dearca.

Di: Redazione Sardegna Live

Alla mobilitazione di ieri promossa dall'associazione “Meglio in Due” per chiedere la modifica della legge elettorale sarda per l'inserimento della doppia preferenza di genere, ha preso parte anche la sindaca di Teti Laila Dearca.

“Il nostro Comune ha anche approvato la mozione affinché si modifichi la legge regionale vigente”, ha spiegato il primo cittadino.

“Dal Quirinale alle Province, passando per ministeri, parlamento, Regioni, giunte e consigli comunali, il 79,27% degli incarichi istituzionali in Italia oggi – ha detto Dearca - sono ricoperti dagli uomini. L'analisi della rappresentanza di genere, infatti, parla chiaro: le donne costituiscono il 19,73% sul totale dei ruoli politici elettivi o di nomina. L'incidenza percentuale minore in assoluto è riscontrabile nei consigli regionali, dove è 'rosa' il 13,71% delle seggiole: su un totale di 1.065 rappresentanti che siedono nei 'parlamentini' di tutta Italia, ben 919 sono uomini e soltanto 146 donne. Emblematico il risultato delle elezioni in Sardegna: nel  consiglio regionale gli eletti sono 60, ma le donne si fermano a quattro”.

“Sono queste – ha concluso la sindaca -  alcune delle ragioni per cui  sarebbe necessario che il Consiglio Regionale della Sardegna inserisse  il meccanismo  della doppia preferenza di genere anche nella nuova legge elettorale e per questo motivo ci uniamo a questa battaglia di democrazia".

Soddisfazione per l’adesione ottenuta in 142 Comuni sardi da parte delle coordinatrici dell'associazione “Meglio in Due”, Lucia Tidu, Carla Poddana e Elena Secci: “E’ stato un successo questo sit- in. I sindaci insieme a noi sono stati i veri protagonisti. Attendiamo l'incontro con il Presidente del Consiglio Ganau. Ci auguriamo che, il messaggio di tanti primi cittadini, di tante comunità sia arrivato forte e chiaro a quella politica chiusa nel palazzo, che oramai mostra solo il distacco e che è preoccupata solo di difendere sé stessa".