Cagliari

Cagliari, Barella rinnova fino al 2021. Giulini: "Ripartiamo da qui"

Conferenza stampa al Cagliari Store del Largo Carlo Felice per il presidente Tommaso Giulini

Cagliari, Barella rinnova fino al 2021. Giulini:

Di: Redazione Sardegna Live


Conferenza stampa al Cagliari Store del Largo Carlo Felice per il presidente Tommaso Giulini, che ha convocato i giornalisti per le 12 per parlare di vari argomenti che riguardano il club rossoblu. A sorpresa si è presentato con il centrocampista Barella, col quale è stato trovato l’accordo per un rinnovo di contratto fino al 2021.

E l’ufficialità è arrivata proprio dalle parole del presidente: "Il messaggio forte è che il Cagliari lavora per il futuro e Barella lo rappresenta al meglio. Giocatore richiesto dalle grandi, con offerte importanti, ma noi vogliamo valorizzare i nostri giovani e siamo riusciti a rinnovare il suo contratto dopo qualche settimane di trattative. I migliori giovani vengono scippati dalle grandi società, e riuscire a trattenerlo è una gran cosa. Noi abbiamo tanti giocatori in prestito, in Serie B, Deiola, Cragno, Colombatto e parecchi all’Olbia. Barella è la nostra punta di diamante, calcherà palcoscenici importanti in futuro, ne sono certo. Se manterrà questa determinazione e voglia, arriverà lontano. Noi dobbiamo impegnarci per far sì che le coppe europee le giochi con noi e non con altri, ma se non dovesse avvenire lui giocherà lo stesso ad alti livelli".

Successivamente ha parlato lo stesso Barella: "Io non mi sono mai preoccupato tanto, ci ha pensato il mio procuratore, io mi sono concentrato sul campo. Sono contentissimo, è un grande atto di fiducia nei miei confronti, è uno stimolo a far meglio, io mi sono preso sempre le mie responsabilità e continuerò a farlo. Ho firmato fino al 2021. Ci sono state offerte, ne sono venuto a conoscenza dopo, ma non ho mai pensato di andare via da Cagliari. C’è stata la voglia da parte di entrambi di andare avanti insieme. Non so i nomi delle squadre che mi volevano, non è mai stato un mio pensiero andare via da Cagliari ora. E’ la piazza giusta per crescere e magari, perché no, giocare le coppe in rossoblu. Il mio primo campionato in A? Lo vivo tranquillamente, entro in campo per aiutare i miei compagni, rispettare i dettami del mister e spero di farlo bene. Ho ‘approfittato’ degli infortuni che ci sono stati. Como? E’ stata una scelta importante per me, sono cresciuto come uomo soprattutto. Il calciatore poi cresce piano piano. L’ultimo periodo? Qualche partita l’abbiamo sbagliata, c’è stato il ritiro, ma noi siamo sempre stati uniti, non ci sono stati episodi che hanno sfasciato il gruppo e il ritiro ci è servito proprio per compattarci ancora di più. Sono felice del rinnovo, ma non cambierò. Ringrazio in primis la società, che mi ha sempre aiutato. La famiglia e la mia ragazza. Infine, il mio procuratore, che anche a Como, prima volta lontano da casa, mi ha supportato. Messaggio ai tifosi? Abbiamo pensato in questi giorni a quel che è successo. Io dico che bisogna stare tranquilli perché siamo messi bene in classifica e non c’è motivo per allarmarci".

Infine, il presidente Giulini ha ripreso la parola per rispondere alle domande dei giornalisti presenti, anche se alcuni argomenti sono rimasti tabù.

Bilancio di fine anno: "Molto positivo, i numeri parlano chiaro, non c’è bisogno di ricordare tutto. C’è un po’ di delusione per l’ultimo periodo non solo per i risultati, ma per quel che è successo anche fuori dal campo. Col Napoli il pubblico non era presente in massa come mi aspettavo, col Sassuolo c’è stato il minimo in Serie A quest’anno, nonostante le feste. Dispiace vedere lo stadio mezzo vuoto quando la squadra ha bisogno. Dispiace vedere accendini tirati, sigarette lanciate, per non parlare del petardo. Con tutte le iniziative fatte dalla società, credo che il tifo debba essere incondizionato. Allo stadio si va per tifare, non per inveire contro questo o quell’allenatore o contro la squadra. Si viene per tifare e a maggior ragione se si viene da due sconfitte. Per me contro il Sassuolo è stata una grance delusione. C’è uno stadio senza barriere in cantiere e poi succedono questi episodi? E parlo di tutti i settori, non solo la Nord. Metto dentro nel discorso anche i virgolettati che non esistono e che sono usciti fuori, non vanno bene. E quest’oggi, con questo rinnovo, confermo che quelle parole non esistono&

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