In Sardegna

Autunno in Barbagia. In trentamila a Mamoiada

Un fiume di gente da tutta l'isola per sentire la terra tremare al passo cadenzato dei mamuthones. Un'offerta culturale ampia e variegata, il fascino sempre vivo delle maschere, ben 77 punti ristoro con piatti di ogni tipo.

Autunno in Barbagia. In trentamila a Mamoiada

Di: Redazione Sardegna Live


Un fiume di gente da tutta l'isola per sentire la terra tremare al passo cadenzato dei mamuthones. Un'offerta culturale ampia e variegata, il fascino sempre vivo delle maschere, ben 77 punti ristoro con piatti di ogni tipo.

Sono gli ingredienti che hanno fatto saltare il banco a Mamoiada per l'atteso appuntamento delle Tappas del circuito Autunno in Barbagia. Le stime degli organizzatori parlano di circa 30 mila visitatori che, da venerdì fino a ieri, hanno letteralmente invaso il paese. Impeccabile anche l'organizzazione con oltre 150 volontari al lavoro per curare anche i minimi dettagli.

FOLLA IMMENSA Una marea di auto e 200 pullman, sono giunti da tutte le località della Sardegna per l'appuntamento. «Abbiamo accolto in due giorni 1.400 persone nelle sale espositive», racconta Mario Paffi della cooperativa Viseras che gestisce il Museo delle Maschere. Impossibile seguire tutti gli eventi tra enogastronomia e cultura lungo un percorso che attraversava il corso Vittorio Emanuele per poi dipanarsi nei dedali del centro storico. Davvero originale la mostra di Mariangela Buzzi con i suoi spaventapasseri e cavallini di stoffa all'insegna dell'arte povera e del riciclo.

Alla tappas numero 28, il richiamo dei buongustai è lanciato con un cartello in rima: “Dae Larentu, vinu, sardizza e pane lentu” «Siamo presenti dal 2003 sempre con prodotti di qualità che la gente apprezza», spiega Lorenzo Cosseddu, dal suo street food. Ovunque musica per far ballare i tirardi come al Pub agricolo, meta cult del popolo delle Tappas. A Sa Rosada, la scena è tutta per la band “Amigghi in festha folk band” che suona dalla terrazza del primo piano, mentre nella corte sotto si arrostiscono a fuoco lento una trentina di maialetti.

«Le persone vengono qui per trascorrere una bella giornata e noi ce la mettiamo tutta perché questo accada», ha detto Augusto Sanna, il proprietario del locale dove hanno trovato posto anche le creazioni artistiche in cemento “Caras” di Roberto Serri.

IL RE DELLE MASCHERE Sempre nella via principale è meta continua di visitatori il laboratorio e l'esposizione dei pezzi più pregiati di Ruggero Mameli, l'artigiano delle maschere del carnevale. «Le scolpisco da 40 anni con tutti i tipi di legno, in particolare con il pero, la quercia e il ciliegio», spiega, «sempre pensando alla qualità e non alla quantità. Poi eventi come questo servono ancora di più a farci conoscere e apprezzare».

File lunghissime in un paese sempre più vocato alla viticoltura nelle cantine che da anni producono e imbottigliano il cannonau di Mamoiada. Andrea Cabiddu, 39 anni, titolare dell'azienda Fittiloghe ha le idee chiare. «Lavoriamo in un mondo ricco di fascino con grandi soddisfazioni. L'obiettivo è far diventare la nostra cantina anche un museo del vino coinvolgendo sempre di più il turista nelle varie attività».

 

Correlati

Il nuovo shop di Sardegna Live

SardegnaLive mette in vendita una serie di prodotti tipici dell’Isola, scopri i cesti regalo, i prodotti per il corpo ed i gadget nel nostro shop online.

Scopri lo shop