Atzara

Arte sarda e cultura del vino nel borgo variopinto di Atzara

Profuma di buone sensazioni l'Autunno in Barbagia che questo fine settimana fa tappa ad Atzara, nel Mandrolisai, meta di numerosi pittori che soprattutto nella prima metà del secolo scorso hanno ritratto nelle tele i colori brillanti del costume atzarese e gli scorci suggestivi del piccolo borgo.

Arte sarda e cultura del vino nel borgo variopinto di Atzara

Di: Redazione Sardegna Live


Profuma di buone sensazioni l'Autunno in Barbagia che questo fine settimana fa tappa ad Atzara, nel Mandrolisai, meta di numerosi pittori che soprattutto nella prima metà del secolo scorso hanno ritratto nelle tele i colori brillanti del costume atzarese e gli scorci suggestivi del piccolo borgo.

La parola d'ordine, dicono gli organizzatori dell'evento, che oltre all'Aspen, Azienda speciale della Camera di commercio di Nuoro, coinvolge l'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Alessandro Corona, e la Pro loco presieduta da Antonio Manca, è accogliere turisti e visitatori con semplicità e disponibile generosità.

In questo gli atzaresi sono maestri e a dare valore al percorso delineato contribuiscono anche gli scenari resi celebri dagli artisti costumbristi e dall'opera del concittadino Antonio Corriga, ricordato anche in tempi recenti con iniziative di promozione culturale.

DA NON PERDERE Nelle colline del Mandrolisai, arricchite dai colori spontanei dei vigneti, i visitatori avranno modo di ammirare le bellezze artistiche e naturalistiche locali in un clima accogliente e familiare. Nella giornata di oggi l'apertura delle Cortes è fissata per le 10.30, mentre alle 16 sarà inaugurata la mostra fotografica “Centenari di Sardegna” curata da Pierino Vargiu. Nell'aula Marte delle scuole medie si terrà il convegno dal titolo “Archeologia e vino in Sardegna”, promosso dalla Pro loco di Atzara.

In serata si potrà seguire la dimostrazione del riutilizzo delle vinacce, ovvero le fasi della distillazione. L'appuntamento di domenica sarà ricco di iniziative. Alle 10.30 con l'apertura della prima botte e l'assaggio del vino nuovo inizierà la giornata di festa a cui seguirà la dimostrazione della lavorazione delle uve locali, della svinatura, della pigiatura e della distillazione delle vinacce secondo quanto organizzato dal Coro polifonico di Atzara che nel corso della giornata darà voce ai canti diretti dal maestro Enrico Pilo.

I visitatori potranno, inoltre, ammirare la vestizione dell'abito tradizionale maschile e femminile di Atzara, godere degli spettacoli teatrali itineranti in limba del gruppo “Cannasas” di Orgosolo e scoprire le iniziative culturali e culinarie organizzate per l'occasione.

IL COMUNE «L'idea di fondo della manifestazione», dicono Ilaria Mura, vicesindaco, e Antonio Muggianu, assessore alla cultura, «è quella di presentare le eccellenze locali con spontanea naturalezza, come segno di una quotidianità che si potrà riscontrare in qualsiasi momento si voglia venire a visitare il nostro borgo. Atzara si presenterà quindi con una veste semplice e familiare».

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