Aritzo

Alla preside non piace l'acqua santa?

Ad Aritzo, la preside dell'istituto comprensivo avrebbe non gradito che il sacerdote del paese benedicesse il plesso scolastico.

Alla preside non piace l'acqua santa?

Di: Redazione Sardegna Live


Ad Aritzo, la preside dell'istituto comprensivo avrebbe non gradito che il sacerdote del paese benedicesse il plesso scolastico.

La vicenda è destinata ad rinforzare un dibattito che divide, che mette in contrapposizione vedute di differente natura, che spesso alimenta lo scontro.

È accaduto, negli ultimi tempi, in diverse altre località.

Il tema è delicato, perché da una parte pone l'accento su un'attualità che assottiglia i confini di una tolleranza al centro della diaspora politica e dall'altra mirerebbe a frammentare quei valori di cultura, fede e tradizione che da sempre fanno parte della nostra storia.

Le scuole che ho frequentato avevano crocifissi appesi al muro e non sempre le case che ho abitato sono state benedette.

A prescindere da questo, la fede, che ho perso e ritrovato, ha camminato affiancando le mie idee e le mie convinzioni, senza lasciarsi prevaricare e senza essere causa di una prevaricazione.

Ho rispetto di chi crede in un Dio diverso dal mio e ho rispetto di chi non crede in alcun Dio.

Esigo lo stesso rispetto per il mio credo.

Ad esempio credo in una scuola che anziché preoccuparsi di togliere i simboli dalle pareti o impedire ai preti di benedirle, si preoccupi di impartire i valori che stanno alla base del vivere e del convivere, della tolleranza e dell'accoglienza: in tutti i sensi.

Ad esempio credo in una scuola capace di alimentare uno spirito critico e libero, a prescindere dalle icone che possono anche stimolare una domanda e non necessariamente condizionare una risposta.

E così sia.

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